All’inizio del Novecento, l’Europa riposa sugli agi e le malinconie della Belle Époque, raffinata e dolce come lo stile artistico che si diffuse in quegli anni. Lo possiamo rivivere nel quartiere di Porta Venezia e più precisamente in quella zona conosciuta come il “Quadrilatero del Silenzio“, che si affaccia sui Giardini Indro Montanelli dove si trova anche il Planetario di Milano. Lo stile Liberty trasformò molte dimore milanesi in vere e proprie opere d’arte, ricche di rigogliose decorazioni floreali e linee sinuose sia immediatamente visibili in facciata, che nascosti negli interni fiabeschi. Le vie che percorreremo intorno a corso Venezia, nel romantico Quadrilatero del silenzio, cuore elegante della città fin dall’epoca napoleonica, nascondono angoli appartati su cui si affacciano case arricchite da ferri battuti e fregi floreali, richiami a una natura minacciata dall’avanzare della società industriale. Tra dimore storiche decorate e ville anni Trenta, in compagnia delle nostre guide turistiche, ci perderemo nelle viuzze di Porta Venezia, per giungere ad un luogo del tutto speciale dove perdersi silenziosamente nell’immensità del cosmo: il Planetario.
Il silenzio dal Quadrilatero al Planetario
Prima di calarci nel silenzio dello spazio vi portiamo in un tour guidato a scoprire un ‘silenzio tutto milanese’, nel quartiere che circonda il Planetario: il cosiddetto “Quadrilatero del Silenzio”. Nascosto dal traffico e dalla frenesia cittadina, ci troveremo in una vera oasi di pace e tranquillità, circondati dalla bellezza del liberty milanese e delle architetture visionarie di Piero Portaluppi, l’architetto che progettò lo stesso Planetario. Tra via Serbelloni, via Mozart, via Cappuccini e via Vivaio si apre un vero ‘paese delle meraviglie’, popolato da fenicotteri rosa, citofoni a forma d’orecchio, gatti di lamiera, e i più colorati e stravaganti esempi del liberty. Piazza Eleonora Duse, Palazzo Berri Meregalli, Palazzo Fidia e l’immancabile Villa Necchi Campiglio con i suoi bellissimi giardini, altro gioiello del Portaluppi, sono solo alcune delle meraviglie di questo tour.
The Moon al Planetario, 50 anni dopo Neil Armstrong
Sono passati ormai più di 50 anni dal primo allunaggio e ancora quel momento ci fa sognare ad occhi aperti… Ma a volte i sogni diventano realtà, realtà virtuale in questo caso! Per celebrare i 50 anni dal primo allunaggio, il Planetario di Milano ha dato vita a ‘The Moon’, uno spettacolo immersivo ed emozionale che fa sentire tutti un po’ come Neil Armstrong quando fece il primo passo sul suolo lunare.
Sulla volta del Planetario cala la notte e appaiono milioni di stelle. Immersi nel cosmo, ascoltiamo il racconto della corsa dell’Uomo alla conquista dello Spazio, fino ad andare davvero sulla Luna. Come? Indossando i visori di Realtà Virtuale. Inizia così questa vera e propria esperienza immersiva dal lancio del Saturno V fino al primo passo di Neil Armstrong sul suolo lunare!
“Un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità”