La zona di Brera è senza dubbio tra i luoghi più famosi e amati della città di Milano, ricco di storia, arte e scorci pittoreschi, costellato di boutiques, esclusivi showroom di design ed eleganti palazzi affacciati su strette vie acciottolate… ma non è tutto qui. Brera è infatti un luogo dalle moltissime sfaccettature, dove atmosfere completamente diverse tra loro convivono perfettamente: in occasione del Fuorisalone 2024, propone tre diversi tour guidati alla scoperta delle molteplici anime del quartiere!
Tour a piedi in Brera, l’anima autentica della Vecchia Milano
Il quartiere e la zona di Brera, con la sua atmosfera bohémien, conserva testimonianze autentiche della Vecchia Milano, perduta, ma mai dimenticata e descritta da artisti, giornalisti, e intellettuali che qui trovarono ispirazione.
Questo viaggio nella vecchia Brera, accompagnato dalle nostre guide, non potrà che ripercorrere le tracce dei canali che attraversavano questo angolo di città rendendolo simile ad una piccola Venezia: la Conca dell’Incoronata studiata da Leonardo da Vinci, il tristemente noto Tombone di San Marco e le case affacciate sul vecchio naviglio urbano, dove anche lo scrittore Dino Buzzati visse appena giunto a Milano. Non è un caso che proprio qui, in via Solferino, trovasse spazio la storica sede del Corriere della Sera, perché ogni giorno, dal Naviglio della Martesana, giungevano le bobine di carta necessarie alla stampa dello storico quotidiano meneghino. Inoltre, se Brera viene oggi definita la «piccola Montmartre» è perchè la zona ha da sempre racchiuso l’anima più creativa e pittoresca di Milano, tra botteghe storiche e studi d’artista fino a luoghi come il Bar Jamaica, notoriamente frequentato dagli intellettuali e artisti milanesi che si ritrovavano attorno all’Accademia di Belle Arti.
Tour guidato da Brera a Porta Nuova: la Milano che si trasforma
Un tour guidato dal cuore antico di Brera agli avveniristici grattacieli di Porta Nuova per viaggiare attraverso le continue trasformazioni della città di Milano, rimanendo incantati dai suoi mille volti. Proprio dove in passato le acque del Naviglio della Martesana entravano in città, oggi trova spazio il nuovo skyline meneghino, sorto da un progetto di riqualificazione urbana senza precedenti. Dalle vie acciottolate di Brera, proseguendo lungo quello che era il percorso del Naviglio e con un piccolo sforzo d’immaginazione non sarà difficile calarsi nella vecchia Brera (che deve il suo nome al termine “breda“, ovvero “selvaggio”, “incolto”, come i terreni che caratterizzavano la zona) e allo stesso tempo, guardandosi attorno, capire come la città sia mutata nel tempo.
All’orizzonte, in direzione Porta Nuova, si stagliano infatti i profili dei grattacieli fra lo scalo di Porta Garibaldi e Piazza della Repubblica come l’Unicredit Tower, il Diamantone e il Bosco Verticale. A fare da collegamento tra questi giganti è un grande e innovativo parco: la Biblioteca degli Alberi, meta finale del nostro tour guidato, è un giardino botanico contemporaneo proprio nel cuore della Milano “che sale”.
Tour fra le case chiuse del quartiere di Brera, la Contrada di Tett
Con questo tour nella zona di Brera andiamo alla scoperta di un lato diverso del quartiere, svelando i segreti di quello che fu il quartiere a luci rosse di Milano, tra case chiuse e storie misteriose e… piccanti. Dedicato alla storia dell’eros nella città di Milano, il nostro tour guidato si svolge tra via San Carpoforo, via Madonnina, via Fiori Chiari e via Fiori Scuri, le strade signorili di Brera dove un tempo si celavano bordelli e negozi popolari. Qui tante erano le case chiuse e i luoghi di piacere, pensati per tutte le tasche e fiorenti fino al termine degli anni Cinquanta, e proprio questo valse al quartiere di Brera il soprannome di Contrada di Tett. Arriveremo però fino ai confini del quartiere Brera, all’ombra dei torrioni del Castello Sforzesco. Perché il Castello? Perché proprio due sculture che si trovano presso la fortezza milanese, la statua di San Giovanni Nepomuceno e lo “scandaloso” rilievo di Porta Tosa, possono riportarci indietro nel tempo per vivere il clima della Milano più “clandestina”.