Visita guidata alla Fondazione Prada: siete pronti a lasciarvi stupire da un luogo che unisce arte e architettura contemporanea in un sapiente progetto di archeologia industriale? Una pluralità di ambienti, opere d’arte totali, installazioni sorprendenti, strutture polifunzionali dal concept innovativo, la sede di Milano è uno spazio unico ricreato da una vecchia distilleria. Immergiamoci allora in questa realtà talvolta visionaria, per scrutarla e saperla interpretare nella sua complessità… e il nostro tour guidato alla Fondazione Prada è la chiave giusta per farlo!
Fondazione Prada: alla scoperta di una collezione complessa
La sede milanese di Fondazione Prada sorge al di là dello scalo ferroviario di Porta Romana, in uno spazio originale, polifunzionale e sorprendente, specchio della natura poliedrica delle collezioni d’arte contemporanea, delle esposizioni temporanee e delle numerose iniziative culturali che ospita al suo interno. Progettata dallo studio OMA dell’archistar Rem Koolhaas, l’articolata struttura composta da edifici preesistenti e nuove costruzioni rivitalizza l’area occupata da una distilleria risalente agli inizi del Novecento: uno degli esperimenti di archeologia industriale più riusciti di tutta la città di Milano.
Dinamico, innovativo, in costante evoluzione… Ma come muoversi in un luogo tanto complesso, di integrazione fra spazi architettonici e forme d’arte fra loro diverse e talvolta quasi contrastanti? La visita guidata condotta dalle nostre guide abilitate vi aiuterà a interpretare gli spazi di Fondazione Prada e le opere che vi sono custodite, eccellente selezione dell’arte contemporanea internazionale, dal XX secolo ad oggi.
I preziosi spazi di Fondazione Prada
Entrati in questa cittadella culturale, impossibile non rimanere subito abbagliati dalla struttura architettonica forse più singolare: la Haunted House, palazzina già appartenente all’antica distilleria, non è mutata nei suoi volumi originari, ma la sua superficie è stata interamente ricoperta da un prezioso strato di foglia d’oro! In un’interazione stringente con il paesaggio urbano circostante che si scorge dalle finestre, tra vecchi edifici in disuso e tentativi di riqualificazione, gli ambienti interni ospitano le installazioni permanenti di Robert Gober e Louise Bourgeois. Alla ricerca dei nuovi edifici sorti all’interno del preesistente complesso industriale, si passa dal Podium al Cinema, sede di una rassegna cinematografica anche molto sperimentale e spesso collegata alle mostre temporanee presenti negli spazi espositivi.
Infine, si arriva alla Torre, cuore delle collezioni di Fondazione Prada. Distribuiti su cinque piani dell’edificio (il sesto è dedicato ad un avveniristico ristorante, sempre firmato da Koolhaas e arricchito da numerosi pezzi d’arte), si trovano alcuni dei capolavori raccolti da Miuccia Prada e Patrizio Bertelli in dialogo con il critico Germano Celant. Il progetto, intitolato Atlas, funge da vera e propria mappa per orientarsi fra le tendenze più rivoluzionarie dell’arte contemporanea, con opere di artisti di fama mondiale, come i quadri astratti di Carla Accardi, i palloncini colorati di Jeff Koons o le provocatorie creazioni di Damien Hirst. Via via che si sale, la Torre regala scorci sempre spettacolari sul panorama urbano che circonda la Fondazione, creando una profonda e talvolta straniante integrazione fra le opere esposte e l’orizzonte visibile al di là delle grandi vetrate delle sale espositive.
Il tocco retrò di Wes Anderson
L’esplorazione di Fondazione Prada sta per terminare: ultima tappa, immancabile per le nostre guide, è il passaggio dal Bar Luce, il caffè dal gusto retrò che completa il nostro tour guidato. Progettato dal regista americano Wes Anderson, unisce i ricordi di un set cinematografico all’atmosfera della vecchia Milano: guardate al soffitto e vedrete, seppur in miniatura, le stesse decorazioni della Galleria Vittorio Emanuele II, simbolo meneghino per eccellenza!