10 Dicembre 2020
Vorreste visitare il Cenacolo di Leonardo? Ecco cosa c’è da scoprire e come partecipare alla visita guidata alla scoperta di una delle opere d’arte più famose del mondo!
Eterni nostalgici del capolavoro custodito gelosamente al Louvre, quella Monna Lisa “gioconda” che col suo sorriso enigmatico ha ispirato il celebre scrittore Dan Brown per il suo avvincente romanzo crime Il Codice Da Vinci e che ancora oggi si può ammirare solo recandosi nella capitale francese, gli italiani sanno bene che hanno di che andar fieri del Belpaese per aver dato i natali al genio indiscusso di Leonardo da Vinci.
Non tutte le opere del grande maestro, fortunatamente, si trovano nei grandi spazi museali esteri: a Milano, per esempio, ha sede uno dei più grandi capolavori di da Vinci, il bellissimo dipinto dell’Ultima Cena. Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO; il Cenacolo Vinciano è infatti nel refettorio sito in piazza di Santa Maria delle Grazie, nel capoluogo ambrosiano.
Leggete la nostra guida per conoscere meglio il capolavoro di Leonardo da Vinci e scoprite in che modo potete ammirare il Cenacolo Vinciano a Milano!
La sperimentazione di Leonardo, tra misteri e secoli di storia dell’arte
Che Leonardo fosse uno sperimentatore, un innovatore – oltre che un abile e ingegnoso inventore – è unanimemente riconosciuto.
Molte delle sue opere, infatti, hanno suscitato la curiosità degli storici dell’arte e degli appassionati, tanto da ispirare romanzi e dar vita a vere e proprie leggende.
Tra le sue opere più “chiacchierate” spicca il capolavoro indiscusso dell’Ultima Cena, il dipinto rinascimentale realizzato per Ludovico Il Moro all’incirca tra il 1494 e il 1498 e nel quale Leonardo sperimenta diverse tecniche rappresentative e pittoriche per dar vita all’affascinante raffigurazione dell’episodio centrale della vita di Cristo, narrato nel Vangelo e caposaldo della fede cristiana. D’altronde, il mecenatismo degli Sforza è affermato anche dalle tre lunette che sormontano il Cenacolo, entro le quali si riconosce lo stemma della famiglia che ha fatto la storia di Milano.
Salvata dal trascorrere del tempo, secolo dopo secolo, fino all’ultimo lungo restauro iniziato negli anni Settanta e conclusosi nel 1999, l’Ultima Cena è un’opera di rara bellezza, ricca di minuti particolari e dettagli da togliere il fiato, la cui innovativa composizione è all’origine dei “misteri” che la riguardano. Il più celebre, complice la fama anche cinematografica del romanzo di Dan Brown, quello che intravede nella figura di Giovanni il personaggio evangelico di Maria Maddalena: invenzione letteraria o realtà?
Perché Giovanni è raffigurato con un aspetto tanto femminile? Per quale motivo Giuda non se ne sta in disparte, come nella maggior parte delle altre raffigurazioni dell’episodio del Vangelo di Giovanni 13:21, ma è insieme agli altri undici, attorniati accanto alla figura di Gesù?
E perché sulla tavola imbandita, dove la maestria di Leonardo mostra nel dettaglio i diversi cibi, mancano il calice e l’eucaristia?
Sono tutte domande che ancora oggi contribuiscono ad alimentare il fascino e l’aura leggendaria che si è creata attorno al dipinto di Leonardo da Vinci, e che trovano risposta nei tanti studi iconografici dedicati al capolavoro vinciano.
Realizzata con una tecnica definita “miniaturista” per l’incredibile attenzione ai dettagli più minuti, l’Ultima Cena è per definizione un “dipinto parietale su intonaco secco”, non un affresco.
La prospettiva straordinaria, con il punto di fuga proprio sopra al capo di Cristo e un’abile gioco visivo che crea continuità fra lo spazio reale e lo spazio dipinto, è storia ormai: il Cenacolo Vinciano è un’opera imperdibile, da ammirare assolutamente se ci si trova in visita a Milano.
Ma quel che più sorprende è proprio l’istante che Leonardo ha deciso di immortalare per consacrare all’eternità i personaggi della sua opera: si tratta, infatti, della rappresentazione del momento in cui Gesù annuncia ai suoi discepoli che presto verrà tradito proprio da uno di loro.
Da qui la dinamicità della scena: i discepoli appaiono agitati, sussurrano tra loro, si domandano chi mai possa essere colui che sta per tradire il figlio di Dio… è la rappresentazione, tanto cara a Leonardo, dei “moti dell’animo”!
Ancora una volta il talento del grande artista italiano ha fatto sì che dalle sue mani venisse plasmata un’opera destinata a incantare le generazioni future, secolo dopo secolo. E diciamolo pure, nonostante le infinite vicissitudini conservative, anche il Cenacolo, come gli altri capolavori vinciani, riesce ancora nel suo intento con incredibile efficacia!
Come visitare il Cenacolo Vinciano a Milano
Visitare il Cenacolo di Leonardo può non essere così semplice: le attese per poter trovarsi di fronte al capolavoro leonardesco possono essere lunghe, ma con Neiade è possibile prenotare una visita guidata con tanto di biglietto salta-fila, della durata di circa un’ora e mezza durante e grazie alla quale sarà possibile conoscere la storia di quest’opera incredibile, ma non solo!
L’Ultima Cena di Leonardo è custodita all’interno del refettorio che si erge accanto alla basilica di Santa Maria delle Grazie, al numero civico 2 dell’omonima piazza: anche la chiesa nasconde tanti tesori che meritano di essere svelati.
Un punto di riferimento per gli appassionati d’arte di passaggio a Milano, il Cenacolo di Leonardo è un luogo che si può visitare e può essere scoperto però anche mentre si è comodamente seduti sul divano della propria casa.
Come? Con i tour virtuali di Neiade, in un’avvincente visita al Cenacolo, on demand!
Tra un giro in Galleria e una visita al Duomo, se vi trovate nella splendida città di Milano non potete perdere l’occasione di lasciare che Leonardo da Vinci vi sorprendi ancora una volta con una delle sue opere, la più celebre al mondo.