12 Dicembre 2023
Questo inverno Piazza della Scala sarà protagonista di due mostre inedite: “Il Battesimo di Cristo” del Perugino ospite di Palazzo Marino dal 5 dicembre al 14 gennaio 2024, mentre il Teatro alla Scala espone dal 17 novembre al 30 aprile 2024 la mostra “Fantasmagoria Callas“.
Il Battesimo di Cristo del Perugino a Palazzo Marino
A Natale Palazzo Marino si trasforma in un tempio di bellezza grazie a Il Battesimo di Cristo di Perugino, in prestito dalla Galleria Nazionale dell’Umbria.
Dal 5 dicembre al 14 gennaio 2024 Sala Alessi si veste di atmosfera natalizia grazie ad un’installazione scenografica. La struttura originale del polittico, in cui il Battesimo era opera centrale, prende vita in digitale, regalando non solo la visione del capolavoro di Perugino, ma anche la magia di una ricostruzione animata dell’intero complesso.
Come ogni anno la mostra è ad ingresso libero con visite guidate da storici dell’arte, per immergersi completamente nel mondo dell’arte rinascimentale e del Perugino nell’anno di celebrazioni per il Cinquecentenario dalla morte.
Negli altri otto Municipi della città, le biblioteche di zona ospiteranno dall’11 dicembre al 5 gennaio 2024 opere provenienti dalla Galleria d’Arte Moderna e dal Museo del Novecento di Milano.
Fantasmagoria Callas presso il Museo Teatrale alla Scala
Il mito di Maria Callas raccontato in un inedito progetto espositivo da cinque protagonisti del panorama artistico contemporaneo: Giorgio Armani, Alvin Curran, Latifa Echakhch, Mario Martone e Francesco Vezzoli.
In occasione del centesimo anniversario dalla nascita, il Teatro alla Scala omaggia Maria Callas con un’esposizione concepita per celebrarne il mito, evocando l’impronta indelebile che ha lasciato nell’immaginario collettivo. L’eredità del soprano, che ha saputo coniugare canto e recitazione in una miscela unica che l’ha consegnata alla storia quale icona senza tempo, è protagonista di una mostra che restituisce il ritratto di un’artista completa, profondamente legata alla storia del Teatro alla Scala che l’ha vista interprete di 23 titoli d’opera in 28 spettacoli dal 1950 al 1961, tra cui 6 inaugurazioni di stagione.
Il percorso espositivo si immerge quindi nella partitura a cinque voci pensata per l’occasione e inaugurata dall’intervento del musicista e compositore Alvin Curran. Si prosegue con l’installazione dell’artista Latifa Echakhch, che approfondisce l’aspetto della presenza scenica di Maria Callas.
Il terzo capitolo della mostra è raccontato dal regista Mario Martone, che si concentra sull’incontro tra Maria Callas e Ingeborg Bachmann, avvenuto a Milano nel 1956 in occasione di una prova de La Traviata. Segue l’interpretazione dell’artista Francesco Vezzoli, che presenta un’installazione dove il volto di Maria Callas, stampato a laser su tela, si ripete per sessantatré volte. Il percorso di mostra si chiude con l’interpretazione dello stilista Giorgio Armani, che declina in forma visiva la voce di Maria Callas. Nato per la collezione Giorgio Armani Privé del 2021, l’abito da sera rosso magenta presentato in mostra coniuga tessuto e corpo in una rappresentazione di intensità e grazia.
“Fantasmagoria Callas” si apre con una selezione di costumi che il soprano ha indossato nel tempo, attualmente conservati presso l’Archivio storico del Teatro alla Scala. Testimoniano l’influenza che Maria Callas ha sempre esercitato sulle arti l’abito in seta marrone realizzato da Pietro Zuffi per Alceste e i due costumi pensati da Nicola Benois per Poliuto e Don Carlo, fino ad arrivare a quello dipinto da Salvatore Fiume per Medea nel 1953. Il corso di Sartoria Teatrale dell’Accademia Teatro alla Scala ha reso omaggio a Maria Callas, ricostruendo due dei costumi che il soprano indossò ne La traviata firmata da Luchino Visconti per la stagione 1954/’55, disegnati da Lila de Nobili e perduti in circostanze non chiarite. I costumi esposti sono stati realizzati attingendo al materiale iconografico dell’Archivio scaligero e alla testimonianza diretta di Anna Gastel-Chiarelli, nipote del regista.