28 Giugno 2022
Curiosando tra palazzi e grattacieli, uno dei volti del capoluogo milanese più affascinanti è sicuramente quello che ci racconta – spesso in modo inaspettato – della Milano medievale. Qualcuno è ancora convinto di associare il Medioevo all’idea dei “secoli bui”? Per Milano l’età medievale fu in realtà una stagione d’oro!
Il centro urbano di Milano rivestì un’importanza crescente a partire dall’epoca tardo-antica (quando Mediolanum fu capitale dell’Impero, dalla fine del III all’inizio del V secolo dopo Cristo) fino all’epoca comunale: fu allora che la città – divenuta Comune e divisa in sei sestieri – rimarcò la sua volontà autonomistica, scontrandosi ripetutamente con il potere imperiale germanico. L’esaurimento dell’esperienza comunale e l’instaurazione dei regimi signorili dei Visconti prima e degli Sforza poi consentì a Milano di mantenere un ruolo di protagonista nella politica europea del XIV e XV secolo.
I circa 1000 anni della Milano medievale sono stati fondamentali per lo sviluppo economico, culturale e sociale della città, oltre che per la sua fioritura artistica e architettonica. D’altronde fu lo sviluppo economico a rendere il capoluogo lombardo uno dei ducati più ricchi d’Europa, preparando le premesse per l’ascesa degli Sforza a metà Quattrocento e per l’avvento del Rinascimento, pienamente sbocciato in città con Leonardo da Vinci e Bramante.
Milano pullula di tesori medievali e non è difficile respirare la storia di quei secoli lontani passando per le vie del centro, tra una porta e l’altra. Un viaggio nel tempo che attraversa molti luoghi simbolici di Milano: da Piazza dei Mercanti alle basiliche paleocristiane (come la chiesa dedicata al patrono milanese, Sant’Ambrogio); dai tesori del Duomo di Milano alla misteriosa Cripta di San Sepolcro!
La Milano medievale e le sue icone: da Sant’Ambrogio al Castello Sforzesco
Un simbolo indiscutibile della Milano medievale è la basilica di Sant’Ambrogio, che prende il nome dal vescovo fondatore, patrono della città. Edificata in età paleocristiana come altre antiche chiese milanesi, è tradizionalmente considerata la seconda chiesa più importante della città, dopo il Duomo di Milano voluto dai Visconti. Oltre il quadriportico di Sant’Ambrogio, perfetto esempio del Romanico lombardo, si celano storie e leggende che riportano alla memoria simboli e iconografie dell’età medievale. Qualche esempio? In piazza Sant’Ambrogio, sul lato sinistro rispetto alla basilica, è collocata una colonna, chiamata “colonna del Diavolo” oppure “colonna imperiale”: si tratta di una colonna di epoca romana che presenta due fori, oggetto di una leggenda secondo la quale la colonna fu testimone di una lotta tra sant’Ambrogio e il diavolo stesso. Il maligno, cercando di trafiggere il santo con le corna, finì invece per conficcarle nella colonna. Dopo aver tentato a lungo di divincolarsi, il demonio riuscì a liberarsi e, spaventato, fuggì. La tradizione popolare vuole che i fori odorino di zolfo e che appoggiando l’orecchio alla pietra si possano sentire i suoni dell’inferno…. inquietante, vero? In realtà, leggenda a parte, pare che questa colonna fosse usata per l’incoronazione degli imperatori germanici, stando a quanto racconta il cronista medievale Galvano Fiamma.
Non molto lontano dalla basilica ambrosiana, un altro edificio che nell’immaginario collettivo rimanda alla Milano medievale è il Castello Sforzesco. L’originale fortilizio medievale, costruito nel Trecento dai Visconti, era detto “di Porta Giovia” perché articolato lungo le mura medievali di Milano in concomitanza dell’omonima porta. Passato da svolgere una funzione difensiva ad essere residenza viscontea, il Castello fu quasi del tutto distrutto a metà Quattrocento, per essere poi nuovamente eletto a sede della corte milanese dal duca Francesco Sforza e dai suoi discendenti, ormai al tempo del Rinascimento milanese e del soggiorno di Leonardo Da Vinci in città. Una storia davvero turbolenta, destinata a proseguire ben oltre i confini del Medioevo! Dai tempi cupi della dominazione spagnola a Napoleone Bonaparte, fino al più recente restauro tardo-ottocentesco, quando all’architetto Luca Beltrami fu assegnato l’incarico di restaurare il Castello Sforzesco per restituirlo alla città in tutto il suo antico splendore.
Il Medioevo a Milano, scrigno di simboli e tradizioni
In un itinerario dedicato alle tradizioni meneghine, tappa obbligata è anche la Piazza dei Mercanti: nel Medioevo era il centro commerciale e amministrativo di Milano, ma attualmente è semplicemente un incantevole angolo medievale in cui scorgere i simboli più rappresentativi del passato di Milano, come la famosa scrofa semilanuta! Piazza Mercanti conserva l’atmosfera medievale del passato grazie agli edifici che la circondano: Palazzo della Ragione, Loggia degli Osi, Palazzo delle Scuole Palatine, Casa dei Panigarola e Palazzo dei Giureconsulti. Tutt’intorno, gli attuali nomi delle vie ci ricordano che qui, nella Milano medievale, trovavano spazio le botteghe degli artigiani e le corporazioni degli antichi mestieri: ecco l’origine di via Armaioli, via Spadari, via Orefici, via dei Piatti, via Pecorari… e molte altre ancora!
Sempre a caccia di simboli e leggende, conviene spingersi dal centro verso la zona di Porta Ticinese per giungere alla Basilica di Sant’Eustorgio, che si affaccia sull’omonima piazza, ai margini del Parco delle Basiliche. La basilica d’origine paleocristiana racchiude un perfetto connubio fra storia e arte: dedicata secondo tradizione a Eustorgio Vescovo di Milano, ha visto affastellarsi interventi costruttivi e decorativi di diverse epoche, dal Medioevo al Rinascimento. Si narra che la basilica sia stata fondata nel IV secolo d.C. dopo che il carro che trasportava le spoglie dei Magi da Costantinopoli alla Basilica di Santa Tecla (in corrispondenza dell’attuale Duomo di Milano) misteriosamente si fermò di fronte al luogo in cui oggi Sant’Eustorgio sorge.
La Cripta di San Sepolcro, un tesoro della Milano medievale
Se amate le suggestive atmosfere che solo il Medioevo sa evocare, è da non perdere infine una visita guidata alla Cripta di San Sepolcro! Calarsi nel buio della chiesa sotterranea, alla sera, avvolti dalle luci soffuse delle lanterne, è fra le esperienze più autentiche della Milano medievale. Il nome dell’edificio sacro ci ricorda la storia delle Crociate… Fondata nel lontano 1030 con il nome di Santissima Trinità, la Chiesa superiore fu infatti presto dedicata al Santo Sepolcro, in seguito alla riconquista di Gerusalemme del 1110. Perciò la Cripta accolse la copia del Sarcofago di Cristo tuttora presente, opera di uno dei tanti maestri campionesi attivi nel primo Trecento e che – secondo la leggenda – avrebbe dovuto custodire le reliquie dei Crociati e la terra di Gerusalemme.
Eretta nel “vero centro di Milano”, ovvero nel sito, all’incrocio tra Cardo e Decumano, dove i Romani gestivano il commercio nell’antica Mediolanum, la Cripta è rimasta sorprendentemente quasi intatta per tanti secoli, più di un millennio di storia! Ne abbiamo prova anche grazie agli studi che lo stesso Leonardo da Vinci condusse sulla pianta dell’edificio durante il suo soggiorno a Milano, ormai in piena stagione rinascimentale. Non stupirà sapere dunque che sono numerose le decorazioni murarie originali svelate dopo l’ultimo restauro: in particolare, le volte dipinte a cielo stellato, splendida memoria della simbologia medievale e rappresentazione del Paradiso!