19 Giugno 2020
Termina il lockdown, e con esso anche il restauro di un angolo suggestivo della Vecchia Milano: il Ponte delle Gabelle, nel cuore “antico” del quartiere di Porta Nuova.
Il singolare nome del ponte in pietra locale, edificato sull’allora Naviglio della Martesana, ci racconta di costosi dazi, tasse e gabelle che chi navigava sulle acque del Naviglio era costretto a pagare entrando in città da nord-est, per oltrepassare i Bastioni Spagnoli.
Oggi, guardando le trafficate vie di San Marco, Melchiorre Gioia e viale Monte Grappa, sembra difficile immaginare che al loro posto, non così tanti anni fa, scorressero le acque dei Navigli, percorse dalle imbarcazioni e dalle merci più varie… Dal Ponte delle Gabelle, giù nella conca leonardesca dell’Incoronata fino al laghetto di San Marco!
Un curioso saliscendi che ancora oggi cogliamo percorrendo la scalinata in granito che da via San Marco conduce ai Bastioni di Porta Nuova. Proprio qui, dalla sommità, si gode di una sorprendente veduta sulle nuove “guglie” di Milano: la Torre Unicredit, le opere degli archistar, gli avveniristici profili degli altri grattacieli di Porta Nuova sorti intorno a Piazza Gae Aulenti.
Ma il Ponte delle Gabelle è pronto a svelarci un’altra storia, quella di Milano città d’acqua, che profuma di nostalgia, cortili fioriti, lenzuola pulite. Quasi ci ricorda ancora, come scriveva Dino Buzzati, quel “buon odore del Naviglio, che veniva su al tramonto con quel sapore di salsedine che sembrava di essere a Venezia”.
Per approfondire questa storia e scoprirne tante altre, partecipa ai nostri tour guidati a piedi “Il Quartiere di Porta Nuova” e “Sui Navigli, tra cortili e case di ringhiera“!
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