12 Marzo 2020
E’ il 1630, per le strade cittadine imperversa il flagello della peste: carestia e miseria ovunque e le ricche famiglie hanno già abbandonato la città.
In questo tetro paesaggio, nell’oscurità della sera, ogni giorno si aggira per le strade un uomo davvero misterioso, nella sua carrozza trainata da cavalli neri e giovani paggi in livrea, tanto pallidi da sembrare morti. Chi è quest’uomo, e quale leggenda si lega alla sua figura?
Si tratta del Marchese Acerbi, il quale ha continuato ad organizzare feste e balli nel suo palazzo di Porta Romana al civico n. 3, che anzi sono diventati sempre più sfarzosi mano a mano che l’epidemia si faceva più virulenta. A rendere il tutto ancora più inspiegabile è il fatto che nessuno dei suoi ospiti si è mai ammalato… Ci sarà un motivo se veniva chiamato il Diavolo di Porta Romana!
Fra le molte leggende che narrano del Diavolo, questa sembra addirittura rivelarci che il Maligno ha soggiornato in città per un certo periodo di tempo: proprio qui, a Milano, presso Palazzo Acerbi, di cui ancora oggi possiamo ammirare l’antico portone e alcune decorazioni originali… e che speriamo di potervi riportare a visitare di persona il prima possibile!
Pare infatti che, a inizio 1600, il Marchese, uomo politico al servizio della corona spagnola, conducesse una vita frenetica e mondana, all’insegna delle grandi spese in una città sempre più povera.Per questo motivo iniziarono a correre voci sul nobile, che veniva dipinto come una persona senza cuore, indifferente ai problemi del popolo.
Nel corso degli anni si arrivò così a descriverlo nei racconti popolari come un vero e proprio Diavolo, il Diavolo di Porta Romana, attento solo ai propri interessi pure in un momento critico come quello della peste del 1630 descritta dal Manzoni, nonostante il Marchese, in realtà, fosse morto ben prima dell’arrivo della pandemia, nel 1622.
Le domande sorgono quindi spontanee: cosa nascondevano in realtà le feste del Marchese? E chi era davvero quest’uomo, un pazzo incosciente o Satana?
Di certo oggi sarebbe un grande irresponsabile!
Ti è piaciuta questa storia?
Se ti va, clicca una delle icone qua sotto, lascia una piccola recensione e aiutaci a crescere e migliorare!
Grazie!