22 Marzo 2024
Scoprire le case museo di Milano, piccole gemme nascoste nel tessuto del centro storico meneghino e parte di un circuito museale unico in Italia. In compagnia delle nostre guide, aneddoti e segreti dei primi proprietari di queste dimore storiche riprendono vita e i tanti capolavori storico-artistici conservati al loro interno diventano ancor più belli da ammirare, avvolti da quell’atmosfera intima che solo una casa privata poteva possedere.
Ogni dimora rivela in filigrana personalità e passioni dei personaggi che le abitarono, in un viaggio attraverso epoche e stili diversi che soddisfa tutti i gusti: dalla favolosa collezione ottocentesca del museo Poldi Pezzoli all’austerità di Casa Manzoni; dall’estro neorinascimentale del palazzo Bagatti Valsecchi alla multiforme raccolta novecentesca di Casa Boschi Di Stefano, per finire negli spazi innovativi e rilassanti di Villa Necchi Campiglio, capolavoro del Portaluppi nel verde di Porta Venezia.
Curiosi di bussare alle porte delle case museo di Milano, per conoscerne finalmente la storia?
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Casa Museo Poldi Pezzoli
Il caso del Poldi Pezzoli è forse il più celebre, poiché la casa museo divenne presto nota non solo in tutta Milano, ma in tutta Europa! Il primo merito va di certo all’eclettismo e la passione di Gian Giacomo Poldi Pezzoli che in trent’anni raccolse nella sua dimora una delle più spettacolari collezioni di opere d’arte dell’Europa ottocentesca. Oggi, dall’Armeria firmata Arnaldo Pomodoro al Gabinetto Dantesco, le sale del museo si avvicendano in una pluralità di stili e capolavori, vere e proprie chicche per gli appassionati di pittura e arti applicate. Come riconoscere il museo? Beh, seguite il profilo della Dama del Pollaiolo: l’elegante logo dell’istituzione campeggia in via Manzoni a ricordare la presenza di questo preziosissimo museo proprio fra le vie del Quadrilatero della Moda.
Casa Museo Manzoni
Alessandro Manzoni, fra i milanesi più illustri, è ricordato per aver immortalato nelle pagine del suo romanzo I Promessi Sposi l’affascinante atmosfera della Milano seicentesca sfiancata dalla peste… ma non solo! Le vie centrali della città fanno da sfondo anche ai fatti principali della vita dello scrittore, che scelse la dimora di via Morone come abitazione prediletta: lo stile neorinascimentale dell’edificio molto racconta della fedeltà alle tradizioni architettoniche lombarde, in linea con il clima politico post-unitario, pieno di fiducia e speranza dopo le lunghe lotte risorgimentali. Nella dimora storica molti ambienti ci attendono per svelare le vicende più intime della famiglia Manzoni, le abitudini quotidiane, le frequentazioni: fra questi, come non rimanere incantati dallo studio dello scrittore? Un angolo di pace, una stanza rivolta al giardino, appartata, luogo per potersi ritirare a leggere, scrivere e meditare.
Casa Museo Bagatti Valsecchi
È quasi riduttivo pensare al palazzo Bagatti Valsecchi come ad un “semplice” museo. Fu infatti pensato come una vera e propria abitazione signorile dal gusto neorinascimentale, ispirata allo stile della metà del XVI secolo ma estrosamente concepita fra Otto e Novecento, in una Milano innamorata dello storicismo. Nelle stanze, appiano disseminati gli oggetti curiosi un tempo appartenenti ai nobili padroni di casa, i fratelli Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi: si tratta di suppellettili che usavano ogni giorno o di oggetti di cui si dilettavano anche in occasione dei salotti con i loro ospiti. Veri e propri squarci sulla vita quotidiana, che le nostre guide sapranno raccontarvi per far rivivere il gusto eclettico e singolare dell’alta società milanese.
Casa Museo Boschi Di Stefano
Senza dubbio, la casa museo più adatta agli amanti del bello, dell’arte e delle storie romantiche è Casa Boschi Di Stefano, una perla nel cuore di Milano! In via Jan 15, piena zeppa di dipinti, sculture e oggetti d’epoca, fu l’abitazione di Antonio Boschi e Marieda Di Stefano, coniugi e collezionisti innamorati. Uniti nella vita e anche nella passione per l’arte, sono i silenziosi protagonisti di una dimora che ancora conserva l’impronta del loro gusto, oltre ad una collezione d’arte unica nel suo genere. Frammenti di un appassionante racconto della Milano di metà del Novecento, le opere raccolte appartengono ai migliori artisti italiani degli anni Trenta, Quaranta e del Secondo Dopoguerra, come Piero Manzoni, Carlo Carrà o Lucio Fontana, conosciuti personalmente dai due proprietari, collezionisti instancabili e curiosi di fronte alle più innovative esperienze del linguaggio artistico a loro contemporaneo.
Casa Museo Necchi Campiglio
Villa Necchi Campiglio, con il suo arioso giardino, la piscina e il campo da tennis è senza dubbio la casa museo più moderna di Milano! Ci troviamo nel verde e nel silenzio delle vie intorno a Porta Venezia…
dove la frenesia meneghina appare ancora oggi attutita, schermata dalle chiome degli alberi. Qui, negli anni Trenta del Novecento, Villa Necchi Campiglio fu concepita come abitazione all’avanguardia dall’architetto Piero Portaluppi, su incarico delle sorelle Nedda e Gigina Necchi e di Angelo Campiglio, esponenti della più colta borghesia industriale lombarda! Il progetto intendeva dotare l’abitazione di ogni comfort, senza rinunciare ad arte ed eleganza. Nella villa, magnificamente conservata, è custodita oggi una delle più ricche collezioni milanesi di opere d’arte del primo Novecento, con lavori di Sironi, Martini e De Chirico, una serie di capolavori da scoprire con la nostra visita guidata.
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