18 Gennaio 2021
In questi giorni sfilano sulle passerelle milanesi le collezioni Moda Uomo del prossimo inverno, necessariamente “phygital”, cioè sia in presenza sia soprattutto virtuali. Puntuale, dirompente, è arrivata allo scoccare del nuovo anno la Men’s Fashion Week, la settimana milanese della moda!
Con una sferzata di freschezza nelle forme e nello stile, scendono in campo le più note maisons, ma anche giovani talenti, che azzardano palette, mischiano design e funzionalità, propongono una creatività che rispetta la Natura e sprigiona nuove energie. Questa è la Storia di Milano che guarda al Futuro. La Moda si digitalizza, nel segno del progresso, corre, anticipa e azzarda, durante la rassegna milanese che, per dirla con qualcuno, rimane “la più bella e influente del mondo”.
Ma io vi voglio narrare anche un’altra Storia di Milano, quella che si volge al suo Passato, fatta di antico sapere e di tradizione, di idee e di manodopera, dove ritroviamo lo stesso genio e la stessa meticolosa manualità. Piccoli segreti gelosamente custoditi e tramandati di padre in figlio. E’ la storia affascinante delle botteghe storiche milanesi, che spaziano fra le più variegate categorie merceologiche.
A ben guardare, proprio qui la Moda milanese affonda le sue radici. Varco allora la soglia di alcuni di quei negozi o laboratori, denominati appunto “botteghe storiche”, meritevoli di questo titolo per la continuità nel tempo della gestione, dell’insegna e della merceologia offerta. Vengo catapultata, nel giro di pochi istanti, in una dimensione autentica, quasi magica. Qui è ancora possibile incontrare persone che mi guardano negli occhi, ansiose di raccontarmi il loro mestiere con il sorriso e con desueti toni gentili, desiderose di un po’ di leggerezza e di uno stretto contatto con gli altri.
Oggi ho scelto per voi, per l’occasione, due particolarissimi address a me molto cari, la Pellicceria Lagori e la Ditta Guenzati. Entrambi ancora vivi all’ombra della Madonnina, entrambi rappresentativi della Moda meneghina.
Neiade è sempre alla ricerca, soprattutto di storie, e così lasciarmi incantare dagli aneddoti incredibili raccontati direttamente dalla voce dei titolari è stata una delle esperienze più inattese, vissute semplicemente passeggiando per le vie di Milano, attratta subito dalle insegne dei loro negozi, prima ancora di entrare. Loro, i titolari, hanno fondato o raccolto il testimone di una gestione tutta familiare, inventata e portata avanti con dedizione, passione e spesso grande sacrificio, con quello spirito imprenditoriale tipico della capitale lombarda.
Simone Orlandi oggi è in sella alla conduzione dell’attività di famiglia della Pellicceria Lagori. La bottega si trova in via Morone, proprio a pochissimi metri (e non sarà un caso!) dalla raffinata dimora di Alessandro Manzoni. “I muri – afferma Orlandi -, se potessero parlare, ci racconterebbero che proprio dove oggi è stato ricavato un camerino del negozio, un tempo c’era una stalla dove, con ogni probabilità, il grande scrittore passò a lasciare i suoi cavalli”.
Il nonno Francesco Lagori venne insignito addirittura dell’Ambrogino d’oro e andò a ritirarlo con umiltà dall’allora Sindaco senza nemmeno comunicarlo ai suoi figli. “Per lui l’importante era lavorare e servire i propri clienti. I premi erano solo una normale conseguenza”, continua Orlandi. In una Milano inghiottita e martoriata dalla Guerra, Francesco viveva tra la bottega e la sua abitazione sul retro e sfrecciava sulla sua bicicletta per consegnare direttamente alle ricche signore milanesi i propri capi appena confezionati o rimessi a modello, facendo attenzione a schivare le bombe, che, roboanti, falcidiavano vite e monumenti.
Non tanto distante, in via Agnello, entro in un altro magico regno e vengo sedotta ancora dalla meraviglia. Sugli scaffali sono disposti i pregiati tessuti in perfetto stile British, quelli della Ditta Guenzati, la più antica di Milano. Nacque con Giuseppe Guenzati nel lontano 1768 in quella che allora si chiamava la Contrada dei Fustagnari, nei pressi del Cordusio. Con la consueta cortesia me lo racconta Luigi Ragno in persona, che ha preso in mano l’attività e resiste tenacemente, senza alcuna intenzione di mollare, nonostante il Covid, nonostante i tempi, nonostante tutto!
Quello stile tutto anglosassone, tutto scozzese, Luigi lo apprese dal padre Vittorio, ma anche sul campo, in quel di Londra, lo fece suo e lo portò a Milano, riconfermando Guenzati come punto di riferimento per il commercio al dettaglio di stampo anglosassone a Milano. Dopo mille travagliate controversie con Assicurazioni Generali, proprietari degli immobili, nel 2018 la Ditta Guenzati si vide costretta a lasciare la zona del Cordusio per trasferirsi alle spalle del Duomo. Ma il lieto fine c’è perché anche qui questo storico baluardo non cessa di attrarre chi ancora oggi cerca cappelli, gonne, maglieria, capi di gusto inglese o gli intramontabili tessuti tartan. Questi si srotolano dietro gli storici banconi di noce e non smettono mai di sedurre né i clienti nè le menti più creative della moda milanese e non solo.
Tornando alle passerelle, infatti, quella col tartan è una love story che ci accompagna anche quest’inverno e, pare, anche la prossima primavera.
Queste sono solo due delle botteghe storiche fra le centinaia accreditate dal Comune di Milano. Come tutte le altre, conservano, nascosto dietro una vetrina, un patrimonio di storie, fotografie, oggetti e persone che con il loro mestiere danno voce alla città e alla sua incessante trasformazione e ne costituiscono l’anima più genuina.
Infatti a ricordarci che abbiamo un’anima non ci pensano solo i cartoni animati, come lo splendido Soul, film Disney-Pixar che ha invaso gli schermi casalinghi di tutti coloro che, appunto, vanno in cerca di leggerezza… e di buonumore!
Olivia Campanile
Per saperne di più, dai un occhio alle nostre attività alla scoperta delle botteghe storiche, che non vediamo l’ora di riprendere il prima possibile, come il tour “Fra le botteghe storiche di Milano“, o l’esperienza da vivere con la tua azienda, “Botteghe storiche milanesi da raccontare e da vivere in un’experience senza tempo“.
Ringraziamo
