26 Maggio 2020
ASCOLTA IL PODCAST!
La passione di Napoleone per il verde è cosa nota. Subito dopo il suo ingresso trionfale a Milano il grande generale fece piantare lunghe file di alberi nei viali più signorili del centro storico. Egli amava Milano, ma preferiva soggiornare a Monza, specialmente durante i caldi mesi estivi. Proprio per difendersi dalla calura creò un curioso lascito: una massiccia presenza di platani, alberi di cui era – questo in pochi lo sanno – letteralmente fanatico! I “platani di Napoleone” li ritroviamo disseminati un po’ ovunque, in città e fuori porta.
Si racconta che poco prima della celebre battaglia di Marengo (14 giugno 1800), Napoleone si sia accampato con il suo esercito in una piana, ma, per non dare nell’occhio, lui e i suoi uomini, si nascosero tutti dietro le fronde di un platano! Anche gli undici platani di Villa Litta risalgono all’epoca di Napoleone e capita spesso di scorgere nidi di civette negli incavi dei loro tronchi.
Il più “chiacchierato” platano cittadino è però quello che ancora si erge maestoso in viale Affori. Si dice che proprio Napoleone in persona lo avesse fatto piantare in omaggio a una bellissima donna per la quale aveva perso la testa! Forse sono solo leggende… ma anche un pezzo di storia è racchiuso nel silenzio di quel grande platano. D’altronde, di storie e aneddoti il nostro generale ne ha lasciati davvero tanti!
Provate, non appena vi è possibile, a ripercorrere i lunghi viali alberati della nostra città, soprattutto in quartieri meno centrali o in alcuni tratti della circonvallazione. Posate il vostro sguardo su tutti quei platani, alti e bellissimi in questi mesi primaverili, così robusti e resistenti all’inquinamento atmosferico, pronti a dispensare generosi momenti di ombra non appena l’estate scalderà la città, proprio come ai tempi del grande generale francese!
Ti è piaciuta questa storia?
Se ti va, clicca una delle icone qua sotto, lascia una piccola recensione e aiutaci a crescere e migliorare!
Grazie!